Community Forum Dicussioni generali, News, Presentazioni Off Topic Come organizzare le Texuture sul proprio disco?

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    Post
  • Giovanni Bertagna
    Partecipante
    @giovannibertagnaAssociato
    #835409

    Come organizzate l’archivio di texture sul vostro disco?

    Non volevo utilizzare add-on ma preferivo qualcosa di organizzato in cartelle/sottocartelle e con l’utilizzo dei tag per un facile reperimento. Su Blender poi vado a cercare la texture che mi interessa nella relativa cartella nell’archivio, previa ricerca con un visualizzatore/catalogatore di immagini.

    Così facendo mantengo le texture nella loro originaria cartella così da mantenere anche il file della licenza o altro.

    Ho provato con Adobe Bridge ma forse è troppo pesante per lo scopo, anche se gestisce bene i tag e attributi per catalogare i file.

    Altri suggerimenti?

    Pix Di Chito
    Partecipante
    @pixAssociatoPRO
    #835410

    intendi textures da utilizzare per materiali PBR?

    Giovanni Bertagna
    Partecipante
    @giovannibertagnaAssociato
    #835411

    Si, visto che sono file pesanti penso sia meglio tenerli archiviati in un unico posto e dai vari progetti Blender andare a caricarli all’occorrenza.

    Harvester
    Moderatore
    @harvesterAssociato
    #835449

    Personalmente ho adottato questa strategia. Ho una cartella “radice” contenente progetti, librerie e quant’altro mi possa servire

    d:\Blender Projects\

    all’interno della quale si trovano la cartella dei progetti veri e propri (ognuno a sua volta contenuto nella sua rispettiva sottocartella) e quella delle librerie, incluse le Textures.

    In quest’ultima, ho organizzato i contenuti in base alla “fonte” da dove ho scaricato la texture, quindi all’interno di ciascuna cartella ho organizzato i contenuti in base a categorie generiche (ground, metal, wood, plastic, ecc.), oppure seguendo la classificazione usata dall’autore/fonte. Ecco un paio di esempi:

     

    Giovanni Bertagna
    Partecipante
    @giovannibertagnaAssociato
    #835461

    Grazie, molto utile. :+1:

    Avevo in mente qualcosa del genere ma mi hai chiarito meglio come organizzare tutta la struttura delle cartelle.

    Pix Di Chito
    Partecipante
    @pixAssociatoPRO
    #835478

    tornando alla questione delle textures, io prima le “converto” in un materiale blender (quindi creo la struttura dei nodi con le textures impacchettate nel file), assegno un nome che contenga anche informazioni sulla risoluzione e la  licenza (es.: metallo – 4k (CC-BY by pix) e poi archivio attraverso l’addon “asset management”, in maniera tale da poter facilmente recuperare la risorsa senza dover uscire blender

    Giovanni Bertagna
    Partecipante
    @giovannibertagnaAssociato
    #835485

    Grazie anche te per questa diversa gestione.

    Faccio delle prove e poi decido con quale scegliere per il mio uso.
    Lo voglio fare sin da subito visto che per ora ho poche texture.

    Why So Serious?
    Membro
    @whysoserious
    #846549

     

    Ciao a tutti.

    Condivido il mio modo di archiviare le cose (texture, modelli, progetti, e in generale qualunque tipo di file).

    Spiegazione breve: io metto sempre i materiali, le reference, e qualsiasi altra dipendenza dentro la directory del progetto. E non spreco spazio su disco in quanto faccio uso dei collegamenti simbolici. I collegamenti simbolici hanno controindicazioni? Non in questo caso; il perché sta nello Spiegone!

    Spiegone: ….iniziamo da una premessa fondamentale.

    Premessa: caso d’uso

    Io non sono un fan di portatili, ne ho giusto uno abbastanza vecchiotto, e tra casa, lavoro, casa dei miei, cambio diverse macchine desktop, quindi ho l’esigenza di avere il mio archivio di cose sempre accessibile da tutte le macchine. E sapete bene che archiviare texture e progetti richiede uno spazio su disco tendente ad infinito. Sincronizzare manualmente l’archivio è fuori discussione :).
    Altra cosa da premettere è che io utilizzo solo sistemi operativi GNU/Linux, e non ho idea di come funzionino gli altri sistemi (l’uso dei collegamenti simbolici è fondamentale).

    Ok. Iniziamo.

    Io utilizzo git-annex, che è un applicazione costruita attorno a git (sistema di controllo di versione).

    Non entro nel dettaglio e mi limito a sottolineare le caratteristiche che interessano:

    • la parte git indicizza e gestisce i metadati (per quello che interessa a noi: i nomi dei file e delle directory). I metadati occupano poco spazio, quindi possono essere sincronizzati facilmente.
    • Opzionale. Git nasce come software per il controllo di versione (con questo ci sviluppano il kernel linux, vah), e questo è indubbiamente un plus non indifferente, MA per usarlo in questo senso bisogna applicarsi un pochetto. Cmq, non è essenziale nel nostro esempio.
    • la parte git-annex gestisce il contenuto (lo rende disponibile a richiesta, e sempre a richiesta lo molla). Git-annex riconosce file con lo stesso contenuto e quindi predispone un collegamento a quel contenuto, risparmiando spazio su disco (la parte che più interessa a noi).
    • il contenuto dei file non deve stare per forza sul disco della macchina in uso! Può benissimo essere diviso tra più macchine, con git-annex che si occupa di capirci qualche cosa e tracciare una sorta di mappa.
    • Copie di riserva e backup. Git-annex non è un software per il backup dati, tuttavia, come impostazione standard, tiene sempre almeno 1 copia del contenuto di un file. Ciò facilita l’operazione di backup.

    Il grosso vantaggio di questo sistema è che posso tenere un archivio di grosse dimensioni su un NAS e scorrere l’indice dei file comodamente con il gestore dei file, in locale; all’esigenza posso scaricare in locale solo i contenuti che mi servono, quando mi servono (e scartarli quando ho finito di usarli). Un po’ come avere un cloud, ma in questo caso non utilizzo browser, solo il gestore dei file.

    In questo modo posso organizzare il mio archivio per la grafica dividendolo in sezioni (es.: progetti, materiali, appunti, guide, ..).

    Quando inizio un progetto scarico dall’archivio quello che voglio usare e poi lo copio dentro la directory del progetto, git-annex riconoscerà il contenuto e lo collegherà a quello che ha già indicizzato! da qui la premessa che ho fatto: GNU/Linux gestisce i collegamenti simbolici.

    In questo modo la directory del progetto conterrà tutte le dipendenze, si tratta solo di cliccare e scaricare l’intero contenuto. E dopo il render, altro click e si libera spazio. Una volta avvenuta la copia, non ha più importanza se il file originario viene spostato o cancellato: fintanto che terrete una copia nel vostro progetto git-annex si prenderà cura di quel file.

     

    Allego screenshot di texure copiate piu’ volte. Come vedete, lo spazio su disco non è aumentato

     

    Boghero
    Partecipante
    @guglielmo-2
    #847130

    Interessante… Ho il problema di modelli importati da Daz3d. Il problema è che blender mantiene le texture nelle cartelle di Daz. Sto cercando un modo di caricare le texture sul file di blender per spostarlo sulla workstation linux che uso per renderizzare..  Ma non ci sono mai riuscito…

    Si può fare?

    iulian_lus
    Partecipante
    @iulianlus
    #847132

    Boghero
    Partecipante
    @guglielmo-2
    #847133

    Grazie MILLE.. sono impazzito a ricollegare centinaia di texture.. sono commosso!!!.. buona Pasqua

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