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  • Stefano P
    Partecipante
    @stefanop
    #853920

    Buongiorno a tutti, ho iniziato da poco a studiare Blender e ho deciso di scrivere qui ponendo un tema specifico. Sono architetto e mi interessa particolarmente l’utilizzo della luce artificiale per gli interni e molti anni fa ho utilizzato con risultati interessanti Lightscape di Autodesk. Ho fatto alcuni test con i files IES ma non sono riuscito a capire come regolare l’intensità di una luce IES perché possa rappresentare esattamente quello che accade nella realtà. Sto usando gli addon Extra Light e Photographer che ho trovato molto interessanti. Entrambi, oltre ai watts (radiometrici) di Blender, consentono di impostare i lumen per la potenza delle sorgenti luminose ma ho notato che l’intensità delle IES textures (strength =1) regolata secondo i lumen cui si riferisce il file del produttore è sempre maggiore se paragonata a quella di una luce di Blender impostata sugli stessi lumen. Ho fatto il confronto tra una luce spot di Blender è un file IES di Erco con distribuzione spot simile.

    In generale mi pare che tutto il problema della quantificazione dell’intensità della luce, sia naturale sia artificiale e della loro compresenza in una scena digitale sia sottostimato è lasciato alla sensibilità del cg artist e questo mi disorienta un po’. Il mio obiettivo è quello di produrre rendering dei miei progetti di interni con i quali, oltre alla presentazione per i clienti, poter verificare la bontà delle scelte in tema di illuminazione naturale ed artificiale.

    Grazie a chi vorrà commentare!

    Harvester
    Moderatore
    @harvesterAssociato
    #853929

    Se hai bisogno di una gestione estremamente accurata delle luci allora non penso che Blender sia lo strumento più adatto, ma non dovrei dirtelo io che NON mi occupo di archviz o di illuminotecnica. Questi sono alcuni dei programmi più noti di illuminotecnica e fotometria:

    • AGI 32
    • CalcuLuX
    • DIALux
    • Radiance
    • Microlux
    • LightCalc
    • Visual 3D

    Poi ci sono programmi specifici come KeyShot, Lumion ed altri per l’illuminazione, materiali e rendering. (https://thecadjournal.com/what-is-the-best-rendering-software-lumion-vs-keyshot/)

    andcamp
    Moderatore
    @andcampAssociato
    #853953

     è lasciato alla sensibilità del cg artist


    poi tieni conto anche che in Blender ci sono altri parametri da settare, come il numero di rimbalzi della luce (che nel mondo reale non sai quanto siano in un determinato luogo) e quindi mettere una lampadina da tot lumen nella scena non è detto che sortisca gli stessi effetti di una lampadina equivalente nella realtà (anche perché non conosci i veri parametri del materiale dei muri che hai costruito a fantasia e non ci sono dei presets che corrispondano a muri reali)
    Metti quindi una sorgente di luce “a spanne” in un ambiente “a casaccio” secondo modalità “mi sembra che vada bene”. È difficile che corrisponda immediatamente a quello che volevi ottenere.
    È come utilizzare un programma di digital painting tipo Krita come programma CAD 2D

    Stefano P
    Partecipante
    @stefanop
    #853983

    Salve a tutti, capisco il senso delle risposte e vi ringrazio, io comunque continuo a pensare che un immagine fotorealistica di un interno sarebbe più utile poterla realizzare grazie a parametri certi riferiti alla realtà fisica invece che andare per tentativi (puntando a quale risultato poi…). A me non interessa stupire con effetti speciali ma utilizzare mezzi – sulla carta molto potenti – come strumenti di verifica delle scelte progettuali fatte. Non ne sono certo ma credo che gli applicativi per illuminotecnica abbiano finalità quantitative che non sono per me una priorità. Come dicevo io ho un’ esperienza risalente a venti anni fa con Lightscape, un applicativo per la sola visualizzazione, tra i primi che io sappia ad introdurre il radiosity per il calcolo della riflessione della luce. Era tutto basato su parametri fisici, le luci naturali ed artificiali erano quantificate e gestiva le IES in modo molto semplice. Lo stesso dicasi per i materiali. I risultati per l’epoca erano molto interessanti, nulla a vedere con il mondo degli shaders nodosi… ovviamente. Non voglio polemizzare, lungi da me. Sto valutando da circa tre mesi Blender come prima opzione per motivi di costo. Ho trovato molto carenti i manuali in circolazione, sia i quattro volumi (presunti) definitivi, sia la Cycles encyclopedia per la quale avevo grande aspettativa. Anche la guida on line a mio modesto non è un gran che. Purtroppo, nonostante i mille tutorial brillanti e le molte immagini seducenti sa tutto un po’ di bottega d’artista digitale. Sono io che son troppo antico?

    andcamp
    Moderatore
    @andcampAssociato
    #853988

    per quanto riguardo l’illuminazione di base, avevi già guardato questo? https://blendergrid.com/learn/articles/cycles-physically-correct-brightness

    Harvester
    Moderatore
    @harvesterAssociato
    #853989

    Stefano, il punto è che Blender è una suite di strumenti per la creazione di contenuti multimediali, non per l’analisi forense o scientifica, sebbene siano state create estensioni (add-on) che possono applicarsi in questi ambiti, ma non nasce per questi scopi.

    Il motore di rendering, Cycles, si basa sulla fisica (prende spunto da questo: https://www.pbrt.org/) e per questo è possibile ottenere immagini di qualità pressochè indistinguibile da una fotografia. Va tenuto a mente che modellazione, materiali e luci devono essere congrui e seguire i principi del Physically Based Rendering se si vuole una risposta delle superfici alle luci che sia plausibile.

    Seguendo certi criteri come quelli segnalati da AndCamp, puoi certamente partire con il piede giusto ma non è comunque quella cosa che immagino tu abbia in mente.

    Ricordiamoci che è possibile adattare Blender alle proprie specifiche necessità, come modificare e/o integrare il software con altre funzionalità, tramite add-on, scripts Python eccetera.

    Eccoti qualche link che forse già conosci, forse no, vedi se trovi qualcosa di utile al tuo scopo:

    https://github.com/jlampel/extra_lights.git

    https://blendermarket.com/products/physical-starlight-and-atmosphere

     

    Stefano P
    Partecipante
    @stefanop
    #854002

    Vi ringrazio di tutti i riferimenti segnalati, alcuni li conoscevo altri no. Quello molto tecnico su blendergrid l’avevo letto ma me ne ero dimenticato, ammetto di aver fatto un po’ di indigestione… Gli addon indicati li ho provati tutti tranne physical starlight and atmosphere. Grazie ancora dell’accoglienza!

    Se può interessare credo di aver capito che qualora si utilizzi un file IES  di un corpo illuminate in produzione, ad esempio, da 1000 lumen, nel nodo IES texture va impostato  strength = 0.05, la dimensione della point light alla quale si associa la IES va messa a 0 e poi se si usa l’addon photographer che prevede dei settaggi più fini per le luci (physical light), si può impostare la potenza della stessa point light   a 1000 lumen. Cosi facendo dovrebbe esserci coerenza con le luci interne di Blender, utilizzando ovviamente i lumen per definirne la potenza e con le luci sun e background dimensionati grazie all’aiuto di Extra Light.

    Nel testo iniziale ho fatto un po’ fatica ad esprimere il mio obiettivo e la finalità della domanda ma più o meno ci siamo capiti. In in questo periodo sto cercando di farmi un’idea delle potenzialità di Blender perchè a settembre dovrò decidere se proseguire col frullatore o passare a 3ds con Corona o v-ray. Al di la di tutto mi lascia molto perplesso la rendita annuale a favore di Autodesk che dovrei versare.

    A tal proposito chiedo a voi un parere sulla modellazione di precisione anche se questo non è il topic giusto. Ad esempio ho trovato impossibile allineare un edge con una direzione arbitraria individuata da due punti nello spazio e ugualmente allineare una faccia ad un piano arbitrariamente inclinato individuato da tre punti. Ne son venuto a capo dopo molti tentativi ricorrendo alla fine all’addon Mesh Align Plus che però ho trovato molto macchinoso. Purtroppo sono reduce da anni di Autocad pesante ed ho una certa fissa per la precisione cartesiana. Non capisco se anche qui valga l’approccio pittorico. Grazie della pazienza.

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